Il 12 luglio 1780 rappresenta la data in cui fu completata, ad opera di Vincenzo Oliviero, la realizzazione della cantina, come dimostrato sia da documenti notarili sia dalla data impressa sulla muratura della cantina di proprietà della famiglia Oliviero.
Nella cantina si vinificava e si conservava il vino proveniente da uve coltivate nella propria azienda per la commercializzazione nelle diverse cantine locali, nonchè per il consumo della locanda Fuocomuorto condotta dalla famiglia Oliviero.
Sono ben conservate i reperti dell’attività di vinificazione come il pigiatore (luogo dove si pigiavano le uve con i piedi) utilizzato per l’ultima volta nel 1906.
In seguito ad una eruzione vulcanica la cantina fu completamente sotterrata dalla furia di una lava di cenere mista ad acqua e sabbia vulcanica, quindi il pigiatoio è stato conservato per 100 anni sotto 3 metri si sabbia e cenere.
I lavori di scavo per il rinforzo della volta rocciosa della cantina lo hanno riportato alla luce nel Dicembre del 2006.
Ben conservate sono ancora le due cisterne per la raccolta delle acque piovane in uso fino a pochi anni fa.